Anticorpi Monoclonali: la terapia del futuro?
13 Novembre 2023
Anticorpi Monoclonali: la terapia del futuro?
Negli anni della pandemia, il pubblico ha sentito parlare per la prima volta di una nuova terapia: gli anticorpi monoclonali.

Nonostante fossero una novità per la popolazione generale, professionisti e ricercatori, conoscevano bene queste proteine, che riescono a stimolare il nostro sistema immunitario in modo molto realistico.

Questi anticorpi sono dei prodotti sintetici, ossia ottenuti in laboratorio, progettati dall’uomo sulla base della struttura di quelli prodotti naturalmente nel nostro organismo dai linfociti B quando incontrano ad esempio un agente infettivo che esponga sulla sua superficie una sostanza a cui sono reattivi, in genere una piccola porzione di una proteina, denominata antigene. 

Sono anticorpi diretti contro uno e un solo antigene, che possono essere prodotti in quantità illimitata grazie a tecniche di immunologia cellulare e ingegneria genetica e sono proteine caratterizzate da un’alta specificità nei confronti di un dato antigene. Viene prodotto a partire da un solo clone cellulare immortale, uno specifico linfocita B. Gli anticorpi monoclonali così prodotti sono identici tra loro e agiscono contro un solo antigene predefinito.

Alcuni anticorpi utilizzati in oncologia sono diretti contro antigeni di membrana caratteristici della cellula tumorale, che è un anticorpo diretto contro il CD20, antigene tipico di neoplasie che originano dai linfociti B. Altri anticorpi sono invece diretti contro molecole di superficie interessate nella regolazione della risposta immune, i cosiddetti checkpoint immunitari, tra cui il PD-1, espresso dai linfociti T. 

Ad oggi sono stati sviluppati molti anticorpi in grado di inibire i checkpoint immunitari e di sbloccare quindi la risposta immune antitumorale: alcuni di questi sono entrati nella pratica clinica come ad esempio per il melanoma, i tumori del polmone, del rene, altri sono attualmente oggetto di sperimentazione clinica in molti altri tipi di tumore. 

Un trattamento promettente, quanto costoso. Avere la possibilità di accedere a queste cure è complicato e dispendioso, visto che un’iniezione può arrivare a costare oltre i 1000 euro. Per ora, infatti, i trial clinici sono limitati a strutture universitarie o istituzioni accademiche, che permettono un abbattimento dei costi, ma selezionano i pazienti in base alla priorità di trattamento.

Gli anticorpi monoclonali (mAbs) possono trovare applicazione anche in odontoiatria, sebbene questo campo non sia il principale ambito di impiego rispetto a settori come l'oncologia o le malattie infettive.
Le potenziali applicazioni degli anticorpi monoclonali in odontoiatria però, potranno includere trattamenti per il tumore del cavo orale ed infezioni, come parodontiti e infezioni da Candida.

Ecco alcuni possibili impieghi:

  • Prevenzione e Trattamento delle Infezioni: Possono essere impiegati per prevenire o trattare infezioni batteriche orali, come quelle che causano carie o malattie parodontali. Possono agire specificamente contro i patogeni orali senza influenzare l'intera flora batterica della bocca.
  • Diagnosi di Malattie Orali: Potrebbero essere utilizzati per rilevare marcatori specifici di malattie orali, facilitando una diagnosi precoce e più accurata di condizioni come il cancro orale o altre malattie sistemiche che si manifestano nella cavità orale.
  • Gestione del Dolore e Infiammazione: Possono essere sviluppati per targetizzare molecole specifiche coinvolte nei processi infiammatori e nel dolore orale, offrendo nuove terapie per condizioni dolorose croniche come l'artrite temporo-mandibolare o la stomatite aftosa.
  • Rigenerazione dei Tessuti: Alcuni anticorpi monoclonali potrebbero essere utilizzati per promuovere la rigenerazione di tessuti orali, come osso e dentina, che potrebbe essere particolarmente utile in implantologia e ortodonzia.
  • Terapia del Cancro Orale: In ambito oncologico, gli anticorpi monoclonali potrebbero essere impiegati nel trattamento di tumori orali, targetizzando cellule tumorali specifiche e riducendo gli effetti collaterali rispetto ai trattamenti convenzionali.

È importante sottolineare che molte di queste applicazioni sono ancora in fase di ricerca e sviluppo, e non ancora disponibili nella pratica clinica odontoiatrica odierna. La ricerca in questo campo è attiva e si prevede che in futuro gli anticorpi monoclonali possano giocare un ruolo significativo anche in odontoiatria.
 

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