Dr. Emiliani, lei ha appena scritto il libro Black & White con il Dr. Turrini che sta ottenendo un grande successo di pubblico e consensi. Perché dovremo occuparci delle lesioni cariose iniziali?
La carie è una malattia infettiva cronica i cui primi segni sono le lesioni cariose iniziali non cavitate. Ad oggi l’approccio a queste lesioni è “aspettiamo e vediamo” ribaltando sul paziente una maggiore attenzione all’igiene e all’alimentazione oppure utilizzando vernici al fluoro o remineralizzanti superficiali ben sapendo che potrebbero non bastare e che in molti casi le lesioni diventeranno cavitate.
Cosa ha suscitato il suo interesse per la tecnologia Curodont Repair?
Sono rimasto affascinato dalla possibilità di poter arrestare la progressione della carie e rigenerare lo smalto dalla profondità della lesione. Curodont Repair consente una terapia indolore e non invasiva, senza l’uso di frese e anestetici, rendendo l’esperienza estremamente positiva, sia per il paziente che per il dentista.
Può spiegare cosa rende la tecnologia Curodont così rivoluzionaria e come funziona?
Curodont Repair offre una soluzione rigenerativa unica per il trattamento delle lesioni cariose iniziali. Ci permette di agire tempestivamente, ritardando o evitando il
ricorso a procedure invasive, trattando le lesioni in una fase iniziale attraverso una remineralizzazione profonda. L’applicazione è semplice e veloce. Dopo la rimozione
del biofilm, si effettua una veloce mordenzatura, prima di strizzare la spugna dell’applicatore sulla lesione. Una volta all’interno la tecnologia peptidica in ambiente acido è in grado di formare una matrice organica che attira gli ioni calcio e fosfato dalla saliva e porta alla formazione di nuovi cristalli di idrossiapatite. Questo processo imita il naturale processo di formazione dello smalto.
Come si rapporta Curodont Repair rispetto alle tecnologie che si trovano attualmente in
commercio?
L’approccio biomimetico rigenerativo indotto dai peptidi è unico nel campo della terapia della carie e non è paragonabile ad altre tecnologie. Oltre 200 studi scientifici pubblicati ne attestano l’unicità, la validità e la predicibilità dei risultati.
Come comunica ai suoi pazienti la necessità di un trattamento con Curodont Repair?
I nostri pazienti apprezzano il nostro approccio tempestivo nei confronti della malattia cariosa. Qualora non si tratti di white spot facilmente visibili, per aiutarci nella comunicazione, utilizziamo immagini radiografiche o provenienti da telecamere intraorali. La possibilità di evitare un trattamento invasivo é una grande motivazione per i pazienti.
La nostra fiducia nella tecnologia è tale che abbiamo redatto una speciale comunicazione post-trattamento per i pazienti che aderiscono ai nostri piani di prevenzione, in cui garantiamo un rimborso della prestazione a fronte di una cavitazione entro tre anni dall’applicazione di Curodont Repair.
Quali sono i pazienti tipo per il trattamento con Curodont Repair?
Le lesioni cariose iniziali interessano in media l’80% dei pazienti di uno studio odontoiatrico. L’uso in pedodonzia rende l’esperienza dei giovani pazienti estremamente positiva, non comportando l’uso di anestesia o fresa e richiede un massimo di 10 minuti.
L’uso è poi particolarmente interessante nel caso di carie iniziali interprossimali, che si trovano spesso anche nel dente adiacente ad una carie interprossimale cavitata in corso di trattamento. Spesso poi ci troviamo davanti white spot frontali, soprattutto attorno a bracket ortodontici. In questo caso possiamo agire in maniera tempestiva ed effettuare il trattamento senza rimuovere i brackets. È bene ricordare che non si tratta di un intervento estetico, ma curativo di arresto della carie e rigenerazione dello smalto in maniera fisiologica. La cosa interessante è che il trattamento con Curodont Repair non impedisce in futuro qualsiasi altro trattamento invasivo, qualora il risultato estetico non sia soddisfacente.
Dr. Federico Emiliani
Federico Emiliani si laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” nel 2009. Nello stesso anno apre il suo primo studio odontoiatrico a Roma. Contemporaneamente presta attività di collaborazione in diversi studi d’Italia fino a quando, nel 2013, apre il suo secondo studio odontoiatrico, a Frosinone, insieme al Dott. Domenico Crescenzi. Frequenta diversi corsi di aggiornamento post-laurea in ambito nazionale ed internazionale, tra cui il master in Protesi fissa del Dott. Mauro Fradeani, il master in Implantologia del Dott. Stefano Gori, e altri corsi nell’ambito dell’odontoiatria estetica e della chirurgia. Esercita la libera professione nei suoi studi dedicandosi alla cariologia, all’odontoiatria restaurativa e protesica, all’estetica e all’implantologia. Nel 2017 entra a far parte del team Fradeani Education come relatore. Svolge attività didattica e congressuale in Italia e all’estero sulle tematiche della cariologia, della prevenzione, dell’odontoiatria protesica e digitale.
Nel 2023 ha pubblicato, insieme al dott. Roberto Turrini, il libro di testo “Black&Wihte: protocolli clinici multidisciplinari di cariologia, sbiancamento e trattamento delle discromie dentali” (Ed. Edra).