È un fenomeno sempre più discusso quello dei dentisti che scelgono di posticipare il pensionamento. Secondo i dati riportati da Odontoiatria 33, il 56% dei dentisti over 65 prevede di continuare a lavorare fino ai 71-76 anni, mentre il 13% oltre i 77. Le principali motivazioni sono la volontà di rimanere attivi e il timore di non riuscire a mantenere il proprio tenore di vita.
Il fenomeno del pensionamento attivo si sta espandendo perché molti professionisti non possono permettersi di smettere di lavorare finché sono in buona salute. L'ADEPP (Associazione delle Casse Professionali Private), che include enti come l’Enpam e le casse dei commercialisti e degli avvocati, pubblica un rapporto annuale che evidenzia una crescita significativa dei "pensionati attivi". In quattro casse professionali, il numero di questi pensionati supera il 50% del totale dei pensionati.
Per le nuove generazioni, il concetto di carriera a vita potrebbe essere superato. Alcuni giovani professionisti aspirano a lavorare intensamente per un periodo, accumulare risparmi e investire, magari nel settore immobiliare. L'obiettivo? Raggiungere l'indipendenza finanziaria entro i 45 anni, per poi godersi la vita.
I "pensionati attivi" delle casse private continuano a lavorare pur percependo la pensione, contribuendo ancora ai loro enti previdenziali. I dati mostrano una crescita significativa di questi professionisti rispetto al totale degli iscritti, un fenomeno che merita attenzione e riflessione.
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