Il ruolo dei probiotici nella modificazione del microbiota orale in pazienti parodontali fumatori, diabetici e cardiopatici
probiotici
Prima parte del case report "Il ruolo dei probiotici nella modificazione del microbiota orale in pazienti parodontali fumatori, diabetici e cardiopatici".

Camilla Campedelli*, Antonio Sarnataro*, Giacomo Oldoini*, Annamaria Genovesi*, Saverio Cosola*.

*: Istituto Stomatologico Toscano, Camaiore, Italia.


1a parte


Abstract

Background: la parodontite riveste un crescente interesse in ambito medico, poiché diversi dati dimostrano come essa interagisca con molte malattie sistemiche, comprese le malattie cardiovascolari e il diabete (Linden GJ, 2013).

Negli ultimi anni una crescente attenzione è stata dedicata all'integrazione di probiotici come adiuvante terapeutico per migliorare la salute orale (Pelekos G., 2019) (Henrique, 2023). I probiotici sono microrganismi vivi e vitali che, se somministrati in quantità adeguate, conferiscono benefici alla salute dell’ospite (Ho SN, 2020). I risultati microbiologici in una revisione sistematica hanno suggerito che l'integrazione di probiotici ha ridotto i parodontopatogeni nei campioni di placca sottogengivale; tuttavia, vi sono prove contrastanti in letteratura (Villafuerte KRV, 2021) (Gheisary, 2022). 

Obiettivi: l’obiettivo dello studio è valutare l’efficacia dei probiotici bifidobacterium, lactobacillus reuteri, lactobacillus salivarius e lactobacillus plantarum presenti all’interno dei prodotti della linea Biorepair Peribioma (dentifricio, collutorio in mousse e gomme masticabili) nella riduzione dei batteri parodontopatogeni presenti in pazienti parodontali con un microbiota orale in disbiosi, in particolar modo in pazienti fumatori, diabetici e cardiopatici.

 

Introduzione

La parodontite riveste un crescente interesse in ambito medico, poiché diversi dati dimostrano come essa interagisca con molte malattie sistemiche, comprese le malattie cardiovascolari e il diabete (Linden GJ, 2013). Il microbiota umano è un complesso ecosistema di microrganismi che vivono e colonizzano uno specifico ambiente in un determinato tempo. Malattie sistemiche come il diabete sono in grado di influenzare lo stato di salute del cavo orale e quindi di causare una modificazione della composizione del microbiota orale (Tuominen H, 2021). Il fumo di tabacco e l’assunzione di alcol contribuiscono alla disbiosi del microbiota orale: il fumo infatti è stato dimostrato capace di favorire la presenza nella placca di microrganismi patogeni parodontali come Porphyromonas gingivalis, Treponema denticola, Prevotella intermedia, Prevotella nigrescens (Marsh PD, 2000).

Con i progressi della ricerca sul microbiota, è stata studiata l'associazione tra i microrganismi orali e una varietà di malattie croniche umane, tra cui le malattie cardiovascolari (LiY, 2021) e il diabete (Matsha TE, 2020). Inoltre si è scoperto che i cambiamenti del microbiota orale nello stato di malattie sistemiche sono graduali e ripetibili: i microrganismi orali possono riflettere la salute umana e lo stato della malattia in tempo reale e avere un valore importante nell’intercettazione precoce del rischio di malattia e nella previsione degli effetti curativi (Peng, 2022). Negli ultimi anni una crescente attenzione è stata dedicata all'integrazione di probiotici come adiuvante terapeutico per migliorare la salute orale (Pelekos G., 2019) (Henrique, 2023). I probiotici sono una serie di microrganismi vivi e vitali che, se somministrati in quantità adeguate, conferiscono benefici alla salute dell’ospite: in una revisione sistematica non è stato possibile valutare i benefici immunologici dell'integrazione di probiotici a causa di studi limitati; tuttavia, gli studi individuali inclusi hanno indicato un effetto immunomodulatore dei probiotici (Ho SN, 2020). I risultati microbiologici della revisione presa in esame hanno suggerito che l'integrazione di probiotici ha ridotto i parodonto-patogeni nei campioni di placca sottogengivale; tuttavia, vi sono prove contrastanti in letteratura (Villafuerte KRV, 2021) (Gheisary, 2022).

 

Materiali e metodi

A partire dal mese di settembre 2023 sono stati selezionati quattro pazienti presso lo studio del dottor Marco Bacilieri a Verona: un paziente parodontale, un paziente parodontale e fumatore, un paziente parodontale e diabetico ed infine un paziente parodontale, diabetico e cardiopatico. I criteri di inclusione sono: pazienti adulti con storia di malattia parodontale dai 45-80 anni, diabetici e non, fumatori e non, cardiopatici e non, uomini e donne, residenti a Verona e provincia. I criteri di esclusione comprendono l’assenza di malattia parodontale, l’assenza di patologie come il diabete, l’assenza dell’abitudine al fumo, l’assenza di cardiopatie, soggetti in gravidanza o allattamento, soggetti di età inferiore ai 40 anni. Grazie al contributo finanziario da parte dell’azienda Coswell e del Biomolecular diagnostic, sono state effettuate le analisi microbiologiche Bacterial Periodontal Assessment-Basic, prendendo dunque in considerazione quattro batteri: Aggregatibacter actinomycetemcomitans, Porphyromonas gingivalis, Fusobacterium nucleatum e Prevotella intermedia. 

A T0 (settembre 2023) per ogni paziente selezionato è stato eseguito lo status radiografico, il calcolo del rischio parodontale (Periodontal Risk Assessment) ed è stata compilata la cartella parodontale grazie alla quale sono stati selezionati quattro siti con maggior profondità di sondaggio da cui effettuare il prelievo del campione salivare per l’analisi microbiologica. Per i successivi tre mesi è stato detto ai pazienti di assumere il probiotico selezionato con le tempistiche e il dosaggio indicate dalla casa di produzione. 

A T1 (dicembre 2023) è stata compilata nuovamente la cartella parodontale e sono stati individuati i quattro siti con maggior profondità di sondaggio per ripetere l’analisi microbiologica. Durante le sedute di igiene orale professionale di mantenimento trimestrale del paziente parodontale, parodontale diabetico e parodontale diabetico e cardiopatico, è stato utilizzato il rilevatore di placca per l’istruzione e motivazione a una corretta igiene orale domiciliare, la strumentazione meccanica con inserto PS, la strumentazione manuale nei siti con PD >5mm, polvere di eritritolo sopra e sottogengiva e nei siti con maggior profondità di sondaggio è stato applicato il gel contenente clorexidina 1%. Il paziente parodontale fumatore non è mai stato seguito dal punto di vista parodontale e non ha mai effettuato una seduta di igiene orale professionale nello studio di riferimento.

 

Risultati

Allo studio hanno partecipato tutti i pazienti selezionati, nella Tabella 1 viene riportata l’anamnesi di ogni paziente.


tabella risultati
Tabella 1

Il paziente parodontale ha riferito di aver assunto per 91 giorni tutti i prodotti consigliati (dentifricio, mousse in collutorio e gomme da masticare della linea Biorepair Peribioma) con le modalità indicate. Il paziente parodontale e fumatore riferisce di aver assunto il dentifricio e collutorio della linea Biorepair Peribioma per 91 giorni, mentre le chewing-gum con probiotici per 88 giorni. Riferisce inoltre di aver aumentato il numero giornaliero di sigarette. Il paziente parodontale e diabetico segnala di aver assunto il dentifricio e collutorio della linea Biorepair Peribioma per 91 giorni, mentre ha cessato l’uso delle chewing gum contenenti probiotici dopo 30 giorni. Il paziente parodontale, diabetico e cardiopatico non si è presentato in studio al termine dei tre mesi: le analisi microbiologiche sono state effettuate a marzo 2024 (a sei mesi da T0). Il paziente riferisce di aver assunto tutti i prodotti prescritti della linea Biorepair Peribioma per tutti i sei mesi. 

Nel prossimo numero riporteremo i risultati e il confronto tra le analisi microbiologiche al baseline (T0) e la quantità e qualità di microbiota orale dopo i tre mesi di trattamento nei quattro pazienti selezionati (T1). A T1 sono stati presi in considerazioni elementi diversi rispetto al baseline, a causa della necessità clinica di valutare la flora batterica nelle tasche parodontali residue e per verificare inoltre la validità e l’efficacia delle analisi microbiologiche e dei prodotti Biorepair Peribioma.
 

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