Paleodentisti: l’odontoiatria dei nostri antenati
13 Novembre 2023
Paleodentisti: l’odontoiatria dei nostri antenati
Una pratica già osservata anche durante il periodo degli Egizi: queste scoperte non fanno altro che confermare come l'odontoiatria e la bocca siano una priorità sin dai tempi antichi

Fonte immagine: Luca Bondioli 



Lo studio e l’analisi dei reperti archeologici, soprattutto i reperti Paleolitici e Neolitici, sono sempre fonte di sorprendenti scoperte. Queste perché danno un’immagine di quale fosse la vita quotidiana dei nostri antenati: le loro abitudini, usanze, e perfino vizi. Con la scoperta di elementi dentali ben preservati, si è potuto constatare che, già dall’antichità, gli uomini praticavano l’odontoiatria.
Il fatto è risaputo da tempo, così come è noto, ad esempio, che durante il Neolitico venivano già praticate otturazioni mediante l'impiego della cera d'api.

Due denti incisivi superiori risalenti a 13.000 anni fa, scoperti nel sito archeologico di Riparo Fredian in Garfagnana (Lucca, Italia), hanno rivelato la presenza delle otturazioni dentali più antiche mai trovate, realizzate con bitume. Questi reperti, appartenenti a un individuo non più giovane, evidenziano la capacità dei nostri antenati di comprendere e trattare le carie molto prima del passaggio a una dieta ricca di cereali.

Gli studi condotti da Stefano Benazzi e il suo gruppo di archeologi dell'Università di Bologna, attraverso tecniche di microscopia avanzate, mostrano che le cavità dei denti furono intenzionalmente scavate e allargate, probabilmente per pulire l'area. Si presume l'uso di piccoli strumenti in pietra, una sorta di trapani dentistici preistorici, come indicato dalle piccole incisioni orizzontali trovate sulle pareti interne degli incisivi, come testimoniati da altri denti datati 14.000 anni fa.

Un aspetto distintivo dei denti del Riparo Fredian, però, è la presenza di tracce di bitume, mescolato a frammenti di piante e peli o capelli, indicando un impasto inserito nei fori. Questo impasto, probabilmente arricchito con piante medicinali, potrebbe aver avuto una funzione antisettica e di riduzione del dolore, nonché di prevenzione dell'infiltrazione di cibo nelle cavità.

Benazzi suggerisce che questa pratica dentale potrebbe essere sorta in risposta all'introduzione di nuovi alimenti, portati in Europa da popolazioni del Medio Oriente, che favorivano la carie. Questa scoperta sottolinea come la scienza dentistica sia nata centinaia di anni prima dell'adozione di una dieta basata principalmente su cereali e altri alimenti zuccherini.

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Fonte: American Journal of Physical Anthropology

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