SprintRay, leader nelle soluzioni di stampa 3D per l'odontoiatria, è lieta di annunciare il Simposio SprintRay 2024, che si terrà il 28 settembre 2024 a Ve
SprintRay, leader nelle soluzioni di stampa 3D per l'odontoiatria, è lieta di annunciare il Simposio SprintRay 2024, che si terrà il 28 settembre 2024 a Verona. Questo evento rappresenta un'importante occasione per i professionisti del settore odontoiatrico di approfondire le ultime innovazioni tecnologiche offerte da SprintRay, tra cui la nuova stampante Pro 2 e l'innovativo sistema Midas.
Tra i relatori del simposio vi saranno il dott. Giovanni Ioime, la dott.ssa Fabrizia Luongo, il prof. Luigi Rubino e il dott. Riccardo Scaringi.
Per maggiori dettagli e per registrarsi all'evento, visita il sito ufficiale: Simposio SprintRay 2024.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare: marketing.eu@sprintray.com
Dott. Rivara - Laurea, Master in Implantologia e Dottorato di Ricerca all’Università di Parma, Perfezionamento in Parodontologia. Docente in programmi post graduate in Implanto
Dott. Rivara - Laurea, Master in Implantologia e Dottorato di Ricerca all’Università di Parma, Perfezionamento in Parodontologia. Docente in programmi post graduate in Implantologia digitale. Socio attivo IAO e IAED.
Il paziente, uomo di 50 anni, si presenta con una frattura orizzontale della corona dell’elemento 21 che lo rende non recuperabile (fig.1). Il piano di trattamento scelto è stato la riabilitazione del sito con un impianto post-estrattivo a carico immediato. Si è proceduto con la raccolta dati iniziale con scansione CBCT e impronta ottica. I dati ottenuti dalla CBCT e il file ottenuto dallo scanner sono stati importati all’interno di un software per la progettazione guidata (Msoft, MIS Implants ltd global, Bar Lev, Israele). Un terzo file corrispondente alla ceratura diagnostica ideale è stato ricavato da un software di disegno CAD (Exocad, Exocad Gmbh, Darmstadt, Germania). Una volta ottenuti tutti i file all’interno dello stesso ambiente virtuale, è stata eseguita la procedura di accoppiamento dei file e la progettazione del posizionamento implantare ideale a seconda della disponibilità ossea e dei tessuti molli come anche del futuro profilo di emergenza protesico (fig.2).
Dalla progettazione digitale sono state realizzate con l’utilizzo di una stampante 3D (Sprintray 55 PROs, Sprintray Inc, Los Angeles, CA, USA) una dima chirurgica per il posizionamento guidato dell’impianto e un posizionatore per il fissaggio del provvisorio immediato, oltre al provvisorio in resina dell’elemento 2.1 sgusciato e forato (fig.3,4,5).
Previa somministrazione di anestesia plessica, l’elemento 2.1 è stato estratto con una procedura minimamente invasiva senza sollevare lembi (fig.6).
Una volta posizionata la dima chirurgica si è eseguita l’osteotomia guidata con frese a diametro crescente ed è stato posizionato l’impianto (MIS V3, MIS Implants ltd global, Bar Lev, Israele)(fig.7,8).
Seguendo le indicazioni del progetto chirurgico/protesico è stato posizionato un pilastro intermedio in titanio anodizzato (MIS Connect, MIS Implants ltd global, Bar Lev, Israele) con la tecnica del “one-abutment-one-time” con lo scopo di spiazzare la connessione protesica in una posizione più coronale (fig.9).
Un pilastro con vite dinamica è stato successivamente posizionato sul pilastro intermedio. Avendo optato per un inserimento post-estrattivo si è reso necessario compensare la “jumping distance” tra la parete vestibolare residua dell’alveolo e il corpo implantare e per questo è stato innestato osso bovino particolato deantigenato (Bioss, Gesitlich Biomaterials, Wollhousen, Svizzera). Successivamente sono stati gestiti i tessuti molli al fine di garantire un aspetto naturale del profilo esterno della cresta. Per questo è stato eseguito un prelievo epitelio-connettivale dal palato, successivamente de-epitelizzato, il quale è stato innestato “a busta” con un lembo a mezzo spessore con tecnica “a tunnel” sul versante vestibolare (fig.10,11).
Dal momento che l’impianto presentava un torque di inserimento superiore ai 40 N/cm2 è stato possibile proseguire con il trattamento come da progetto con la protesizzazione immediata. L’elemento provvisorio è stato fissato con del composito fluido al pilastro provvisorio grazie al posizionatore stampato 3D che ha permesso di mantenere l’esatta posizione progettata a software (fig.12).
A questo punto, il provvisorio è stato rimosso e rifinito in modo da creare un profilo di emergenza che sostenesse il tessuto innestato e poi consegnato (fig.13, 14).
A 4 mesi dall’inserimento implantare il provvisorio è stato rimosso e si è potuto apprezzare la perfetta maturazione dei tessuti (fig.15).
È stato poi posizionato uno scan abutment ed è stata eseguita la scansione intraorale (TRIOS 3, 3Shape, Copenhagen, Danimarca) (fig.16).
Il tecnico, per creare il design della corona definitiva, ha utilizzato il design del provvisorio precedentemente creato, unendolo al profilo di emergenza creato nell’immediato post chirurgico. È stata quindi creata una corona in zirconia con colorazione superficiale incollata ad abutment in titanio che è stata successivamente serrata al pilastro intermedio (fig.17,18).
Al controllo a 12 mesi la situazione appare stabile e al controllo radiografico si apprezza il mantenimento dei livelli ossei peri-implantari (fig.19,20).
Aiutare i pazienti a sorridere diventa oggi più facile e veloce. SprintRay ha presentato SprintRay Crown, una resina ibrida con una componente in ceramica pensata per la stampa 3D dentale. Si tratt
Aiutare i pazienti a sorridere diventa oggi più facile e veloce. SprintRay ha presentato SprintRay Crown, una resina ibrida con una componente in ceramica pensata per la stampa 3D dentale. Si tratta di una resina che vi permette di stampare, lavare e polimerizzare una corona definitiva in meno di un’ora. I test effettuati hanno messo in luce come Sprintray Crown sia una resina in grado di affrontare la sfida del tempo, grazie al basso assorbimento dell’acqua, che permette di ridurre la tendenza all’invecchiamento, e la sua superfice liscia che riduce la formazione di placca. Grazie a test clinici che hanno riprodotto una simulazione di masticazione di 10 anni, si è potuto verificare che SprintRay Crown garantisce ottimi risultati sia in termini di carico di rottura che di resistenza all’abrasione. Sprintray Crown è disponibile in sette tonalità (A1, A2, A3, B1, B3, C2 e D3) e soddisfa tutti i requisiti per un dispositivo medico di Classe II.
Non avete tempo per il design, oppure non avete il software adatto? Il servizio di Cloud Design di Sprintray è pronto a supportarvi. Il nostro esperto Team di design prepara il progetto STL, che sarà pronto da stampare in un solo giorno lavorativo, così voi avrete più tempo da dedicare al vostro paziente. Vi basta fare il login sulla vostra SprintRay Dashboard, inserire il nuovo paziente e completare un passo alla volta le specifiche di trattamento richieste. Dopo la vostra approvazione, riceverete un file pronto per la stampa che potrete inviare direttamente alla vostra stampante SprintRay. Potete stampare anche bite occlusali o modelli per allineatori trasparenti, e in futuro sarà possibile richiedere il servizio SprintRay Cloud Design per molte altre applicazioni.
Volete saperne di piú? SprintRay vi aspetta al Colloquium Dental di Montichiari, padiglione 5, stand D9, oppure mandate una email ad info.eu@sprintray.com, https://sprintray.com/it-it/