Revisione del calendario fiscale 2024
calendario con calcolatrice e soldi

Nel contesto di un continuo impegno per semplificare il sistema tributario italiano, il Governo ha introdotto significative modifiche al calendario delle scadenze fiscali per il 2024. Queste variazioni sono parte del decreto correttivo approvato il 20 giugno 2024, il primo di quest'anno, che mira a una maggiore efficienza nella gestione delle date fiscali per imprese e cittadini.

Le variazioni delle scadenze fiscali interessano diversi eventi: dalla dichiarazione dei redditi del 2024 ai versamenti periodici dell’Iva. L’intento è quello di ottimizzare il calendario fiscale che sarà influenzato, inoltre, dalle diverse innovazioni introdotte dalla recente riforma fiscale, in particolare dal concordato preventivo biennale. Queste modifiche mirano a rendere più efficiente la gestione delle scadenze e ad adattarle meglio alle necessità di imprese e contribuenti.

 

Termini di invio della dichiarazione dei redditi

Tra i cambiamenti più importanti troviamo quello relativo all’invio della dichiarazione dei redditi: originariamente prevista per il 30 settembre, la deadline, con il Decreto n. 13/2024, è stata spostata al 15 ottobre e potrebbe subire ulteriori slittamenti. Queste modifiche non riguardano solo i lavoratori autonomi (che ora dovranno presentare il Modello Redditi PF entro il 31 ottobre), ma anche le società soggette all'Ires, con una nuova deadline fissata all'ultimo giorno del decimo mese successivo alla chiusura del periodo d'imposta.

Posticipate anche le date per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi Ires ed Irpef: la stagione fiscale avrà inizio il 15 aprile dell’anno successivo al periodo d’imposta, rappresentando un rinvio di quindici giorni rispetto a quanto originariamente stabilito nell’art. 11, comma 3, del Decreto Legislativo n.1/2024.

Inoltre, entro la scadenza prevista saranno disponibili i software necessaria per la compilazione degli Isa e per la preparazione delle proposte di concordato preventivo, che entreranno in vigore a partire dal 2025.

 

Modifiche per il versamento dell'Iva

Il versamento dell'Iva di dicembre, che secondo il precedente regime doveva essere eseguito entro il 16 gennaio dell'anno successivo, segue ora un calendario differenziato in base all'importo dovuto, permettendo un rinvio del pagamento per importi inferiori a 100 euro al mese successivo. Questa disposizione è stata reintegrata dopo che era stata rimossa dal Decreto Semplificazione.

Per i contribuenti, c.d. contribuenti minori, che versano l'Iva trimestralmente, la nuova scadenza è il 16 del secondo mese successivo ai primi tre trimestri. Inoltre, se l'importo dell'Iva è inferiore a 100 euro, il versamento può essere rinviato al trimestre successivo, ma non oltre il 16 novembre dello stesso anno.

 

Scadenze fiscali della certificazione unica

Sono state definite anche le scadenze relative alla CU contenente redditi da lavoro autonomo. Dal 2025, le certificazioni uniche per i lavoratori autonomi dovranno essere inviate entro il 31 marzo, eliminando la precedente scadenza del 31 ottobre. Inoltre, il decreto introduce l'obbligo per l'Agenzia delle Entrate di fornire un accesso facilitato ai servizi digitali, consentendo ai contribuenti di consultare liberamente atti e comunicazioni fiscali.

Una delle modifiche più tecniche riguarda la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, per cui sarà necessario utilizzare un software che garantisca sicurezza e inalterabilità dei dati.

Queste modifiche sono volte a rispondere alle esigenze di modernizzazione e semplificazione amministrativa, cercando di alleviare il carico burocratico per i contribuenti e rendere più efficiente la raccolta delle imposte. Con la riforma fiscale in corso, il Governo si impegna a monitorare l'impatto di queste novità, potenzialmente apportando ulteriori miglioramenti in base al feedback ricevuto dalle parti interessate.
 

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